«Nessuno lo ama tranne il pubblico». Così titolava un paio d’anni fa il New York Times a proposito di Jack Vettriano (pseudonimo di Jack Hoggan. Vettriano è un’elaborazione del cognome della madre, di origini italiane), pittore scozzese tra i viventi più venduti al mondo e tuttavia snobbato da critici e curatori.
L’elegante coppia che balla in abiti da sera, lo fa seguendo il canto del maggiordomo che, con una graziosa cameriera, regge l’ombrello ai due ballerini. Lo stesso Vettriano ha dichiarato che il maggiordomo sta effettivamente cantando il brano “Fly me to the moon”.
The Singing Butle è il più famoso e controverso quadro di Vettriano: rifiutato nel 1992 alla mostra della Royal Academy, è stato in seguito venduto alla cifra record di 750.000 sterline.L’opera fece scoppiare uno scandalo dopo che un quotidiano scoprì che il soggetto era ripreso dalle foto del Perfetto manuale dell’illustratore, reperibile in qualsiasi libreria a 16 sterline.
Ma quel che ha reso milionario il 54enne Vettriano, autodidatta figlio di un minatore, sono i diritti delle riproduzioni: dalle tazze ai ai tappetini da mouse.
Lo stile figurativo-iperrealista, approssimativo ma di immediata riconoscibilità, i soggetti sospesi in atmosfere noir eleganti e sottilmente erotiche,sono i tratti che hanno reso Vettriano tanto apprezzato dal grande pubblico. Il paragone con Hopper, seppure suggestivo, è del tutto fuori luogo.