Tony Cragg

credo che tutto ciò che conosciamo, la realtà intorno a noi, la nostra intelligenza e persino le nostre emozioni siano aspetti della materia, che è sorprendentemente complessa e meravigliosa

Bent of mind, 2008

Over the Earth, 2014 (Bronzo 175 x 76 x 285 cm)

Tutte le cose che abbiamo in testa vengono dall’esterno. Passano attraverso gli occhi, vengono dai sensi, così come il linguaggio, e in questo è il valore e lo scopo delle sculture oggi: ci aiutano a capire il mondo. Ogni cosa che ci circonda è fatta dall’uomo e per l’uomo; tutto ciò che è stato creato ha uno scopo utilitaristico. Ogni cosa deve avere un utilizzo, non importa che sia la stanza dove sei seduto, o i mobili, o i vestiti che indossi o la strada o il campo che attraversi. Tutto ciò è fatto dall’uomo. Ed è fatto in maniera mediocre, cioè adottando un semplice sistema produttivo geometrico. Tutti gli esseri umani sono occupati nell’impoverimento del mondo nelle sue forme. Questo è il destino dell’utilitarismo, perché esso si avvale sempre delle soluzioni economiche più facili, oltre che del comun denominatore più basso. Tornando quindi al fatto che il mondo è impoverito, questo ha degli effetti sorprendenti sulla nostra mente. 
La scultura invece non è utilitaristica. Non ha nulla a che fare con questo né col design. La scultura ha una forma libera. Non è mera ripetizione della natura. Può mostrare tutta una serie di aspetti che non sono immediatamente visibili e che diventano percepibili solo nel momento in cui qualcuno produce la scultura stessa. Questo è inestimabile. La scultura non è imprigionata dalle leggi di necessità, è libera. Questo non ha a che fare con il senso della contemporaneità, ma con gli esseri umani e la loro vita. Questo è il suo aspetto più importante.