bit-fall è una metafora per il diluvio incessante di informazioni a cui siamo esposti
Una lunga fila di valvole controllate da un software si aprono e si chiudono per permettere la caduta di piccole gocce d’acqua. Si vengono così a formare per qualche frazione di secondo delle parole, le quali subito dopo si perdono per sempre per ridare passo alla semplice goccia d’acqua. Le parole che appaiono fugacemente provengono dall’infinito flusso di notizie online, raccolto attraverso Google News o il sito del Times e scelte attraverso un algoritmo.