I believe that art is universal, I believe that art is autonomous, I believe that art can provoke a dialogue or a confrontation – one-to-one – and I believe that art can include every human being. When I write ‘believe’, I’m doing it not because I think or know it, not because I can prove it , but because – in art – it’s a matter of believing.
E’ importante per me fare arte che non sia solo per gli addetti ai lavori, ma che possa essere compresa da tutti. Voglio creare un dialogo con il pubblico, stimolare il loro pensiero critico e invitare alla riflessione su questioni sociali e politiche. La mia arte deve essere un’esperienza intensa e coinvolgente, capace di provocare emozioni e di creare dibattito.”