Adrian Paci

 L’immigrazione, più che un tema, è per me un’esperienza di vita. M’interessa non tanto come argomento di attualità politica e sociale, ma come momento di passaggio di un’individualità da un contesto a un altro – un individuo che in questo passaggio mette in discussione se stesso così come il luogo in cui è diretto. E cerco di parlarne non attraverso concetti o forme astratte, ma nei fatti concreti, nei dettagli, nelle particolarità delle singole situazioni. Intesa in questo senso, l’immigrazione rappresenta, nella mia pratica, una delle possibili declinazioni del tema del passaggio e del transito. Se penso al mio lavoro, al rapporto tra video, fotografia, pittura e performance, ritrovo questa dimensione dello scorrere e della trasformazione: non cerco forme chiuse o definitive, piuttosto sono interessato alle loro relazioni reciproche.

Centro di Permanenza Temporaneo, 2007

The Column, 2013