Moriko Mori

L’arte è un modo per esplorare i misteri del mondo e per connettersi con gli altri. Non cerco di creare opere d’arte astratte, ma di creare esperienze che siano tangibili e coinvolgenti

 

Transcircle, 2004

Trasfigurazione del sito di Stonehenge, Transcircle si compone di nove monoliti illuminati che rappresentano il movimento planetario del nostro sistema solare in tempo reale. Ogni monolite ha un proprio colore corrispondente ad un pianeta; è fatto di una pietra artificiale traslucida contenente una sorgente luminosa a led.

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Pipilotti Rist

Ero in un bellissimo giardino pieno di fiori. Ho cercato di portarne un paio via con me, ma non è stato possibile. Ho capito che era meglio se li lasciavo lì, perché in quel modo potevano crescere e fiorire ancora. E così ho deciso che avrei dovuto trovare un modo diverso per portare i fiori con me – attraverso le mie immagini

Thomas Hirschhorn

I believe that art is universal, I believe that art is autonomous, I believe that art can provoke a dialogue or a confrontation – one-to-one – and I believe that art can include every human being. When I write ‘believe’, I’m doing it not because I think or know it, not because I can prove it , but because – in art – it’s a matter of believing.

crystal of resistance - Venezia - Biennale 2011
crystal of resistance – Venezia – Biennale 2011

E’ importante per me fare arte che non sia solo per gli addetti ai lavori, ma che possa essere compresa da tutti. Voglio creare un dialogo con il pubblico, stimolare il loro pensiero critico e invitare alla riflessione su questioni sociali e politiche. La mia arte deve essere un’esperienza intensa e coinvolgente, capace di provocare emozioni e di creare dibattito.”

Break-Through, 2013

Gerhard Richter

“….Non perseguo alcun obiettivo, sistema o tendenza; non ho alcun programma, stile o direzione.
Non ho tempo per problematiche specializzate, temi che funzionano o variazioni che portano alla maestria.
Procedo senza direzioni. Non so quello che voglio.
Sono inconsistente, non impegnato, passivo; mi piace l’indefinito, lo sconfinato; amo la continua incertezza.”

Two Candles, 1982 140×140 cm olio su tela

 

“Quando dissolvo i contorni, non lo faccio per distruggere la rappresentazione, per renderla artistica.
Sfoco le cose per renderle ugualmente importanti o ugualmente non importanti.
Forse sfoco anche l’eccesso di informazioni superflue”

Lettrice, 1994

 

 

Julius Popp

 bit-fall è una metafora per il diluvio incessante di informazioni a cui siamo esposti

 

Una lunga fila di valvole controllate da un software si aprono e si chiudono per permettere la caduta di piccole gocce d’acqua. Si vengono così a formare per qualche frazione di secondo delle parole, le quali subito dopo si perdono per sempre per ridare passo alla semplice goccia d’acqua. Le parole che appaiono fugacemente provengono dall’infinito flusso di notizie online, raccolto attraverso Google News o il sito del Times e scelte attraverso un algoritmo.